Catechismo

Che cos'è il catechismo?

Diciamo sempre ai ragazzi che siamo “amici di Gesù”. Ma per essere amico di qualcuno devi prima conoscerlo. Ecco perché la catechesi implica la libera adesione della persona a un progetto di vita vissuto nella Fede e con Fede. Infatti, la parola “catechesi” significa “istruzione a viva voce”, “istruzione orale”, in generale, dei fondamenti della religione cristiana che ne sono il presupposto.

In questa accezione, la catechesi è eco del messaggio evangelico di Gesù destinato agli uomini di tutti i tempi: passati, presenti e futuri. A noi che viviamo nel presente è affidato l’annuncio del Vangelo, che va attualizzato con “mentalità di fede cristiana”, cioè che vede le cose con “occhi di Dio” e sa leggere la complessità delle vicende umane secondo un’ottica evangelica, capace di dare risposte aderenti alla proposta cristiana. Anche a quelle più controverse (ad es. le attuali tematiche sulla vita)

Finalità del catechismo

La catechesi per essere veramente tale deve portare frutti, diversamente si ridurrebbe soltanto a uno sterile esercizio narrativo del messaggio evangelico.

Per una comunità cristiana andare a predicare il Vangelo è compito fondamentale: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura” (Mc 16,15).

“La catechesi accompagna la crescita del cristiano dall’infanzia all’età adulta e ha come specifica finalità non solo di trasmettere i contenuti della fede, ma di educare la mentalità di fede, di iniziare alla vita ecclesiale, di integrare fede e vita” (Educare alla vita buona del Vangelo,39)

Nel concreto dunque il fine della catechesi è la crescita graduale della fede che, dallo stadio germinale proprio del bambino, giunga a formare “cristiani adulti nella fede” educati alla Parola di Gesù, a celebrare i sacramenti, a esprimersi nella preghiera e a testimoniare il Vangelo con e nella vita personale e comunitaria, improntandola, in sostanza, allo stile di vita proposto da Gesù.

Certamente prioritaria è la catechesi pensata per i bambini e i ragazzi, per i quali viene preparato un cammino graduale di iniziazione cristiana in cui è fondamentale la testimonianza di fede da parte di tutte le componenti della comunità ecclesiale. A nome della comunità, infatti, e con il mandato del Vescovo, ai catechisti è affidato il delicato compito di annunciare il Vangelo e accompagnare i bambini e i ragazzi loro affidati in un percorso lungo il quale, passo dopo passo, si allenano alla vita cristiana, all’incontro personale con Gesù, alla sua conoscenza e alla certezza che Gesù è l’amico sicuro di cui fidarsi e che sarà sempre vicino, in ogni circostanza della loro vita.

Questo cammino conduce sì ai Sacramenti, ma non è un traguardo, è solo una tappa del percorso, che si svuota di significato se poi le famiglie non partecipano con i loro figli alla celebrazione della S. Messa della Domenica.

La catechesi non è materia di studio, non interroga e non sottopone a verifiche ed esami.

Ed è con questo intento che la Parrocchia accoglie i bambini e i ragazzi a partire dalla seconda classe della scuola primaria e li accompagna durante la loro crescita nel percorso di fede, che conclude questa prima tappa con la celebrazione del sacramento della Confermazione.

Catechismo e Famiglia

Un aspetto delicato riguarda la relazione con le famiglie, relazione non sempre facile e scontata e che richiede però qualche ripensamento. E certo, i catechisti si aspettano tanta o almeno un po’ di collaborazione da parte loro; si aspettano in buona sostanza un’adesione veramente partecipata a tutte le iniziative proposte dalla parrocchia, a partire ovviamente dall’interessamento delle attività catechistiche dei loro figli.

Però non tutte le famiglie sono uguali: ci sono quelle che partecipano alla vita comunitaria, ma anche quelle che non lo fanno, per i più diversi motivi (scelte di vita, gestione familiare, lavoro e così via…)


E allora sarebbe opportuno chiedersi, qualche volta, quali siano le attese dei genitori e darsi delle risposte che promuovano una vera e proficua collaborazione: si vuole che i genitori siano informati sui contenuti della catechesi, sui metodi seguiti, sui programmi svolti? Si intensifichino incontri e dialogo, si comunichi con loro in ogni occasione che si presenti.


I genitori hanno accumulato esperienze, hanno bisogni, ma anche dubbi, incomprensioni, fatiche nel credere e forse molti di loro vedono nell’itinerario dei figli un’occasione per riprendere contatto con la comunità cristiana, ma si vergognano o non lo fanno vedere apertamene; forse si pongono domande sulla loro vita, sulle loro speranze, o forse se le pongono sulla fede, sulla religione; forse sperano di fare un’esperienza di preghiera, di vivere un po’ meglio la loro identità di cristiani. Forse però alcuni sperano soltanto e soprattutto di capire i loro figli e di essere loro di aiuto.

Si intensifichino dunque incontri e dialogo, si comunichi con loro in ogni occasione che si presenti, vengano coinvolti in qualche attività pensata per i bambini e i ragazzi, in occasione di qualche celebrazione liturgica… insomma si crei un cerchio di fiducia: catechisti - bambini – genitori.

Catechismo e Comunità

Scopo della catechesi è anche quello di fornire al ragazzo una riflessione sulla sua fede in Gesù Cristo ,per avere consapevolezza che può e deve dare testimonianza vera e autentica all’interno della comunità ecclesiale ,“ La famiglia in cui integrarsi” come la definisce papa Francesco, il luogo, ancora, in cui crescere imparando a capire il significato di “ vita cristiana” e mettendo a disposizione degli altri i propri talenti, le proprie capacità… con spirito di collaborazione fraterna in semplicità e umiltà: “Se non vi convertirete e non diventerete come bambini…”(Mt. 18,3), dove fare esperienza di carità e di fraternità: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati” (Gv.13,34); dove è importante non giudicare chi si è allontanato: “ andate in cerca della pecora perduta…” (Mt.18,12)

Catechismo e Contenuti

Io sono la Via, la Verità, la Vita. ”(Gv.14,6) Cuore della catechesi è Cristo, l’incontro vivo con Lui, con la sua umanità; Cristo che invita a seguirlo e indica la via, la sua via, che è quella dell’Amore.


La centralità di Cristo, dunque, orienta anche i contenuti della catechesi dei bambini e dei ragazzi , e sono quelli propri dell’iniziazione cristiana che ,in maniera graduale e distesi nel tempo, preparano ai Sacramenti del Battesimo, dell’Eucaristia e della Confermazione, e che insieme all’ascolto della Parola indicano la via che conduce alla persona di Cristo e a vivere da cristiani.

Indicativamente i contenuti proposti sono:

  1. I° Corso Comunione: per i bambini di sette anni
    Questo I° anno prevede la proposta di un percorso introduttivo, fatto di accoglienza, di formazione del gruppo, di introduzione al rapporto con Dio Padre: il tema centrale è
    “Chiamati per nome” e il momento celebrativo la riscoperta del proprio Battesimo .

  2. II° Corso Comunione: per i bambini di otto anni
    Tema centrale :
    ” Dio è Padre buono di Gesù e nostro” : momento celebrativo: Riconciliazione

  3. III° Corso Comunione: per i bambini di nove anni
    Tema centrale:
    “Gesù chiama ad incontrarlo e a stare con Lui” : momento celebrativo Eucaristia e Prima Comunione.

  4. Anno della Comunità: per bambini di dieci anni
    Durante questo anno sono previste attività individuate dai catechisti dei gruppi di bambini che hanno fatto la Prima Comunione. Si tratta in generale di percorsi da fare nella comunità sotto forma di laboratori o altro, nei modi e nei tempi opportunamente stabiliti.

  5. I° Corso Cresima: per i bambini di undici anni
    Tema centrale :
    “ La gioia di camminare insieme nell’amore di Dio”; momento celebrativo : Chiesa

  6. II° Corso Cresima: per i bambini di dodici anni
    Tema centrale:
    “Vivere la testimonianza in Gesù”; momento celebrativo: Confermazione
    Educazione alla preghiera
    tradizionale ma anche a quella spontanea
    Educazione alla lettura del Vangelo.


Catechismo e Metodo

  • Il catechista non è “maestro” ma “testimone” e accompagnatore; compagno di viaggio dei ragazzi e dei genitori: quindi non lezioni scolastiche ma incontri di catechesi aperti all’attenzione, all’ascolto e all’azione.

  • L’incontro come occasione di crescita:
    - per i ragazzi accompagnati nel percorso di fede
    - per il catechista che di anno in anno si misura con le effettive esigenze del suo servizio.

  • Interazione col sacerdote che segue il percorso dei gruppi.

  • Collaborazione tra i catechisti che seguono i corsi specifici, per offrire ai ragazzi e alle loro famiglie un criterio di omogeneità dei contenuti della catechesi.

  • Nomina di un referente per ogni gruppo catechistico dei corsi della Comunione e della Cresima.

  • Presenza di un coordinatore per tutte le attività catechistiche proposte.

  • Programmazione e preparazione degli argomenti da trattare, collocati all’interno di un percorso unitario, segnato da tappe intermedie e da una meta finale secondo la logica dell’itinerario.

  • Riscoperta della Domenica e dell’Anno liturgico:

Il momento celebrativo domenicale permette di inserirsi nel percorso dell’anno liturgico (solennità e tempi forti) e di proporre momenti comunitari con esperienze di condivisione e fraternità.

L'inserimento nei percorsi con i bambini e i ragazzi anche di attività sia con i genitori sia con le risorse comunitarie dell’AC e dell’AGESCI.

Non si fa uso del testo di catechesi, ma si utilizzano :

  • schede preparate con cura dal catechista e consegnate a tutti

  • dinamiche di gruppo

  • questionari

  • frasi da completare

  • giochi a tema

  • materiale per il disegno

  • immagini

  • video

  • musica e canto