Ordine Francescano Secolare
Gli incontri hanno una cadenza mensile.
La preghiera di s. Francesco
davanti al Crocifisso di s. Damiano
O alto e glorioso Dio,
illumina le tenebre del cuore mio.
Dammi una fede retta,
speranza certa,
carità perfetta
e umiltà profonda.
Dammi, Signore, senno e discernimento
per compiere la tua vera e santa volontà. Amen.
Per approfondimenti
LE ORIGINI DELL'ORDINE FRANCESCANO SECOLARE
L'Origine del movimento francescano si fa risalire come ci ricorda il Testamento del 1226 .al 1206 quando Francesco, giovane di Assisi di 24 anni, cominciò a fare penitenza per grazia divina, e quindi un gruppo di compagni si aggregò a lui.
Fare Penitenza significava per Francesco, laico penitente volontario, non solo la ripresa della tradizione penitenziale medioevale (cammino di conversione o metanoia), ma anche la ricerca dell'identità dei laici al loro risveglio in quel momento storico, e la novità della forma di vita evangelica, da lui intrapresa per volontà del Signore, da Lui stesso indicata a Francesco.
Francesco nel periodo 1207-1209, nella sua esperienza di penitente laico volontario riscopre le profonde radici evangeliche della vita di penitenza, che trasforma la sua vita nel senso più radicale e la porta a vivere la relazione tra lui peccatore, e Dio, sommo Bene, come unico criterio di orientamento della sua vita.
Egli si trasforma in testimone di vita evangelica e molti, entusiasmati dal fascino che promanava da lui, ne imitano le scelte coraggiose, sperimentando una straordinaria libertà interiore.
La coscienza del peccato, la contrizione interiore per l'offesa fatta a Dio, portano alla riscoperta del senso biblico della conversione (metanoia) , prevalendo sul formalismo della catalogazione minuziosa delle possibili colpe e della prescrizione delle pene corrispondenti.
La predicazione di Francesco, che consisteva nell'invito a seguire una vita secondo il Santo Vangelo e nella preghiera a perseverare nella vera fede e nella penitenza-poiché nessuno poteva salvarsi in altro modo, si inseriva nel concreto della vita civile secolare e si rivolgeva all'essere umano in quanto tale, quali erano i sacerdoti, i diaconi, i chierici, gli operai e i contadini, i servi e i padroni, le vergini e i coniugati laici, gli uomini e le donne, gli adolescenti, i giovani e i vecchi, i sani e gli ammalati, i piccoli e i grandi.
Francesco riconosce Dio come unico Signore e, nello stesso tempo, si sente servo di tutti, tenuto ad annunciare a tutti le parole che sono spirito e vita.
Gli strumenti per questo compito sono per Francesco l'esempio e la predicazione semplice, di tipo esortativo e morale, presentata con mitezza ed umiltà, quale annuncio della pace e della penitenza a lui concessa da Papa Innocenzo III.
La predicazione teologica era infatti riservata allora unicamente ai sacerdoti.
La lingua usata da Francesco era il Vogare e il luogo di predicazione talora era la Chiesa e altre volte ovunque vi fosse un assembramento di persone, di solito la piazza con la fontana.
Tutta la sostanza delle sue parole mirava a spegnere le inimicizie e a gettare le fondamenta di nuovi patti di pace .
L'esortazione sua più importante verso tutti è contenuta nella Lettera ai Fedeli contenuta nel Prologo della Regola Dell'Ordine Francescano secolare approvata da Papa Paolo VI il 24 giugno 1978 (denominata “ Ad Perpetuam Rei Memoriam”) dove esorta i fratelli e le sorelle a fare Penitenza come cammino evangelico di salvezza, per raggiungere il Regno dei Cieli, ricordando altresì a tutti noi che quelli che non fanno penitenza e non ricevono il Corpo e il Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo saranno tenuti a renderne conto nel giorno del giudizio davanti al Tribunale del nostro Signore Gesù Cristo.
Ricorda la Vita Prima di San Francesco d'Assisi scritta da Tommaso da Celano ( F.F. 384, Cap.,XV,37) che Francesco “a tutti dava una regola di vita, e indicava la via della salvezza a ciascuno secondo la propria condizione”.
Secondo l'espressione di alcune fonti francescane (Tommaso da Celano, Giuliano da Spira, San Bonaventura) le esortazioni contenute nella lettera ai fedeli sono da considerarsi come il nocciolo delle sue norme di vita e di salvezza.
La Vita Seconda di Francesco scritta da Tommaso da Celano ( FF 593-594, Cap VI,10) narra che Francesco, ormai mutato nel cuore e prossimo a divenirlo nel corpo, quando un giorno passò accanto alla Chiesa di San Damiano quasi in rovina, il crocifisso, toccato come era dalla grazia divina, gli parla muovendo le labbra e gli dice chiamandolo per nome “Francesco, gli dice chiamandolo per nome va’, ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina”.
Ricordano ancora le fonti francescane che: “Da quel momento si fissò nella sua anima santa la compassione del crocifisso e come si può pienamente ritenere , le venerande stimmate della passione ,quantunque non ancora nella carne, gli si impressero profondamente nel cuore”.
Francesco riparò effettivamente tre Chiese quella di San Damiano, quella di San Pietro della Spina, l’unica che ancor oggi rimane in stato di abbandono, ancor più di come lo era al tempo di San Francesco, e quella della Porziuncola, chiesa dedicata alla Vergine, luogo che amò più di tutti, dal quale si propagò la sua “religione”, come egli soleva chiamarla, e nel quale morì la notte del 3 ottobre 1226.
Narra La Leggenda Maggiore, scritta da San Bonaventura (FF 1049-1050 , cap. II,8), che: “Riguardo a questo luogo, un frate, a Dio devoto, prima della sua conversione ebbe una visione degna di essere riferita. Gli sembrò di vedere innumerevoli uomini, colpiti da cecità, che stavano attorno a questa chiesa, in ginocchio e con la faccia rivolta al cielo. Tutti protendevano le mani verso l'alto e, piangendo, invocavano da Dio misericordia e luce. Ed ecco, venne dal cielo uno splendore immenso, che penetrando in loro tutti, portò a ciascuno la luce e la salvezza desiderate.
E' questo il luogo, nel quale san Francesco, guidato dalla divina rivelazione, diede inizio all'Ordine dei frati minori. Proprio per disposizione della Provvidenza divina, che lo dirigeva in ogni cosa, il servo di Cristo aveva restaurato materialmente tre chiese, prima di fondare l'Ordine e di darsi alla predicazione del Vangelo. In tal modo non solamente egli aveva realizzato un armonioso progresso spirituale, elevandosi dalle realtà sensibili a quelle intelligibili, dalle minori alle maggiori; ma aveva anche, con un'opera tangibile, mostrato e prefigurato simbolicamente la sua missione futura.
Infatti, così come furono riparati i tre edifici, sotto la guida di quest'uomo santo, si sarebbe rinnovata la Chiesa in tre modi: secondo la forma di vita, secondo la Regola e secondo la dottrina di Cristo da lui proposte, e avrebbe celebrato i suoi trionfi una triplice milizia di eletti. E noi ora costatiamo che così è avvenuto”.
E nella triplice milizia degli eletti, dei quali parla il brano tratto dalle fonti francescane sopracitato, si identifica il Prim'ordine, quello dei Frati Minori, il Second'ordine quello delle Clarisse e il Terz'ordine quello dei Fratelli e sorelle della Penitenza.
Oggi il Terz'ordine viene denominato nella Regola OFS, approvata da Paolo VI il 24 giugno 1978, Ordine Francescano Secolare.
Storicamente le Regole dell'Ordine Francescano secolare sono quattro e precisamente sono:
I - La prima Regola denominata Regola Antica “Memoriale Propositum” fu approvata nel 1221 come progetto di vita dei fratelli e delle sorelle della Penitenza.
II - la seconda Regola denominata “Regola dei Fratelli e sorella della Penitenza: Supra Montem” approvata da Papa Nicolò IV nel 1289.
III - la terza Regola denominata “ Regola del Terz'ordine Francescano “Misericors Dei Filium” approvata il 30 maggio del 1883 da Papa Leone XIII.
IV - la quarta Regola denominata Regola dell'Ordine Francescano Secolare “Ad Perpetuam Rei Memoriam” approvata da Papa Paolo VI il 24 giugno 1978 tuttora in vigore.
Se quindi dal punto di vista spirituale la nascita del Terz'Ordine Francescano è legata alla Porziuncola, luogo dove Francesco inizia la sua Religione, dal punto di vista storico la nascita del Terz'Ordine è legata ad uno degli avvenimenti più celebrati dell'arte francescana: la predica agli uccelli.
Si narra nei Fioretti (Cap XVI,FF 1846) che fu dopo un invito alle rondini di tacere, a Cannara, che la popolazione, infiammata dall'ardore del santo, cercò di seguirlo ma lui espressamente disse: “Non abbiate fretta e non vi partite, ed io ordinerò quello che voi dobbiate fare per salute dell’anime vostre”. E allora pensò di fare il Terz’Ordine per universale salute di tutti.
A Cannara esiste infatti una lapide nel frontone della Chiesa che ricorda l'avvenimento.
Sotto il profilo giuridico invece il Terz'Ordine nasce nel 1221 anno in cui viene approvata la prima Regola dei fratelli e sorelle della penitenza, chiamata Regola Antica o “Memoriale Propositum”.
LA SPIRITUALITA' DI FRANCESCO
Gli elementi fondamentali dell'espressione spirituale di San Francesco d'Assisi, nei quali si trova il nucleo centrale della sua spiritualità, sono elencati nel libro di Antonio Fregona “ L'Ordine Francescano Secolare capitolo 10 pag. 262-263 e sono i seguenti:
1°) Cristo Povero e Umile: è il Cristo contemplato nella concretezza della sua incarnazione, della vita povera, della passione e della morte in croce, valori vissuti quotidianamente nell'Eucarestia;
2°) Dio Amore che si dona totalmente all'essere umano: il Dio di Francesco è l'Altissimo, l'Onnipotente, il Dio della Maestà, santo, sommo bene, vicino, amore, creatore, Signore, Trinità perfetta e unità semplice, Padre, Figlio, Spirito Santo;
3°) la Chiesa, popolo di pellegrini penitenti e forestieri, in cammino verso l'assoluto del Regno ;
4°) la Parola e L'Eucarestia prolungamento della presenza kenotica del Figlio di Dio tra gli uomini: La kenosis è un concetto della teologia. cristiana espressa con una parola greca , κένωσις ,"azione per svuotare, spogliarsi di tutte le cose"; il significato di questa nozione nel cristianesimo è chiarito dalla Lettera di Paolo ai Filippesi(2,5-11) che recita “[5]Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, [6]il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; [7]ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli 4 uomini; apparso in forma umana,[8]umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. [9]Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; [10]perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; [11]e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.
Questa nozione ha dato origine a molti sviluppi in una teologia che pone grande enfasi sull'umiliazione di Dio. Per amore, Dio si libera degli altri suoi attributi divini come l'onnipotenza, la gloria, l'impassibilità, la perfezione, l'autosufficienza, la Provvidenza che governa il mondo
La teologia della kenosis si accosta al mistero del male affermando che è prima di tutto Dio che soffre e non l'uomo: «Ma no, Dio non permette mai il male, ne soffre, ne muore, ne è. Vittima” .La teologia della kenosis è formalizzata dai Padri della Chiesa e fa parte dei dibattiti cristologici dei primi concili. Quindi, la kenosis non tocca la natura divina di Cristo, ma solo la sua umanità;
5°) la devozione a Maria, madre di Dio e vergine povera;
6°) la povertà personale, arricchita dall'amore umile di Dio:
LA SPIRITUALITA' FRANCESCANA SECOLARE
Tale spiritualità, sempre secondo Antonio Fregona, e le Costituzioni Generali dell'Ordine Francescano Secolare (promulgate dalla Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica l'8 dicembre 2000), ci viene proposta nello stile caratteristico di un progetto di vita cristiana incentrata nella persona di Cristo, e sulla sua sequela. alla luce dell'esempio e dell'insegnamento di Francesco nella realtà della vita quotidiana, e consiste:
1°) nella scelta evangelica: cioè vivere secondo il Vangelo, come rivelò il Signore a Francesco secondo il Testamento del 1226;
2°) nella scelta francescana: cioè vivere al seguito di San Francesco;
3°) nella vita fraterna: cioè vivere la spiritualità di comunione fraterna nella fraternità come base per quella più universale della comunità ecclesiale
Fratelli e le sorelle francescane secolari sono chiamati ad una vocazione francescana, fondata sulla perfezione della carità fraterna , come membri attivi di un' Ordine, intesa come scelta di vita a tutti i livelli delle strutture finalizzate alla Fraternità, inteso come gruppo di persone in comunione fraterna
Quindi in estrema sintesi, il francescano secolare. è colui che spinto dallo Spirito alla perfezione della carità, vive il Vangelo alla maniera di Francesco con la Professione e mediante la Regola.
LA FRATERNITA'
La vita di fraternità si fonda sui seguenti cinque elementi fondamentali:
1°) la Preghiera: accompagna tutta la nostra vita dal mattino alla sera e i nostri incontri, illuminando ogni nostra azione quotidiana nel mondo reale secolare, sia famigliare che sociale.
E' di grande aiuto lo stile di preghiera di Francesco che nasce pregando davanti al crocifisso di San Damiano e muore pregando sorella morte alla quale alcun uomo vivente può scappare.
Francesco, come ci ricorda la seconda vita di Francesco scritta da Tommaso da Celano, non era un uomo che pregava ma un uomo fatto preghiera (2Cel,LVI,95, F.F.682);
2°) la Formazione: accompagna coloro che chiedono di entrare nell'Ordine, in un primo momento iniziale che dura non meno di 1 anno ,nel quale l'iniziando viene aiutato a ricercare in sé la vocazione francescana inserita in quella cristiana da formatori dell'Ordine, da tutta la fraternità e dall'assistente spirituale dell'Ordine dei frati Minori o del T.O.R.
Successivamente in un secondo momento .quello dell'ammissione all'Ordine, chiede di sperimentare la vita francescana della durata di 1 anno, e quindi su sua richiesta successiva al Ministro della fraternità, di diventare professo durante una S. Messa.
Infine la formazione accompagna tutti i professi e professe permanentemente
3°) il Servizio: Il primo servizio è quello verso i fratelli, e quindi verso i poveri, coloro che sono sofferenti nel corpo e nello spirito per trasformarli ,con l'aiuto della grazia divina, da miseri che subiscono la povertà come un castigo o una ingiustizia, in poveri nei quali la povertà è una scelta di vita.
Per attuare questo servizio è stata istituita la Casa del Povero Volontario come impegno di servizio degli ammessi verso una povertà come scelta personale, della quale fanno parte, oltre ai professi e alle professe che lo chiedono, tutti i fratelli e le sorelle in sofferenza nel corpo e nello spirito per aiutarli a maturare la condizione umana cristiana e francescana a Dio piacendo, oltre a provvedere alle loro necessità corporali, per quanto a noi possibile;
4°) la testimonianza: attraverso l'esempio personale e comunitario e la predicazione spirituale e morale alla sequela di San Francesco;
5°) la Vita di Fraternità : sono previste:
I- una adunanza di fraternità mensile : tutti gli ultimi sabato del mese dalle ore15 alle 17,nella quale in comunione fraterna, presenti i fratelli professi e professe, ammessi e ammesse, iniziandi e iniziande, e amici e amiche di Francesco,
a-si approfondisce quest'anno, come momento spirituale, la Regola Antica” Memoriale Propositum” e il Vangelo della Domenica ad opera del nostro assistente spirituale Padre Pietro.
b-viene sollecitato da parte di tutti i presenti l'impegno spirituale personale della preghiera e della partecipazione all'Eucarestia;
c. quello concreto del servizio verso i poveri a mezzo della Casa del Povero Volontario.
II-un incontro di formazione una volta al mese: tutti i penultimi sabato del mese in due gruppi, quali:
Primo gruppo ammessi: dalle ore 16,15 alle ore 17,00. Essi seguono il percorso annuale di formazione per la professione, tenuto da un formatore delegato dal Consiglio di Fraternità e da Padre Pietro assistente spirituale, e articolato normalmente in numero di 8 incontri annuali.
Argomento di quest'anno è l'approfondimento di temi spirituali scelti dalle Costituzioni Generali , Questo gruppo dovrebbe verso Maggio-Giugno di quest'anno fare la promessa di vita evangelica in Chiesa su loro richiesta e sua accettazione da parte del Consiglio di Fraternità.
La traccia dell'incontro prevede un momento di preghiera, uno di formazione, e uno di servizio, seguiti dalla testimonianza e da quello di vita di fraternità;
Secondo gruppo iniziandi: dalle ore 15 alle ore 16,00. Essi vengono accompagnati dal formatore e dall'assistente spirituale Padre Pietro, al discernimento della vocazione francescana inserita in quella cristiana battesimale.
Terminato il periodo iniziale ,di 1 o 2 anni, su loro richiesta vengono ammessi al periodo di ammissione con una celebrazione eucaristica, della durata di 1 anno , articolato in numero di 8 incontri per portarli alla professione. Argomento di quest'anno è lo studio di temi spirituali scelti dalla Regola OFS del 1978. La traccia dell'incontro prevede la Lettura della Parola, delle Fonti Francescane e il confronto fraterno.
III - la partecipazione alla S. Messa della Domenica alle ore 10 presso la Chiesa Parrocchiale di N.S. della Mercede di Sanremo: tale momento centrale è quello della Celebrazione Eucaristica dalla quale prendono forza e sostegno tutte le attività della Fraternità.
Terminata la S. Messa, alle ore 11 ci si ritrova tutti insieme, in comunione fraterna, per far presenti i diversi servizi della comunità da espletare nella settimana successiva;
IV - partecipazione alle adunanze delle altre tre fraternità facenti parte della zona di estremo ponente ligure in attività, quella di Sanremo presso la Chiesa dei Frati Cappuccini. quella di Bordighera e quella di Imperia , della quale fa parte la nostra fraternita: è di stimolo e di completamento del nostro percorso formato, andare a trovare i fratelli e le sorelle delle altre fraternità si meno una volta al mese o quando ciò è possibile;
V - partecipazione agli incontri formativi e di preghiera regionali e nazionali on line: attualmente sono scarsamente seguiti sia per l'età dei nostri professi e professe, che per il fatto che quasi tutti i fratelli e le sorelle non hanno il computer e non hanno dimestichezza con questi strumenti elettronici.
VI - ritiri spirituali durante l'anno di fraternità. Sono previsti, in genere 3 momenti spirituali all'inizio dell'anno, durante la Quaresima e alla fine dell'anno.
Il primo ritiro, quello d'inizio, è stato organizzato al Santuario della Madonna della Costa Sabato 27.11.2021 ore 15 in preparazione all'Avvento .
Il secondo ritiro è previsto presso la Casa delle Suore Francescane Missionarie di Maria di Sanremo Sabato 26.03.2022 durante il cammino quaresimale, in preparazione alla Pasqua di Resurrezione.
Il terzo ritiro si organizzerà nel mese di Giugno-Luglio 2022 è avrà come sede un luogo vicino o, se possibile e Pandemia permettendo, Assisi;
VII - incontro con gli altri membri della Famiglia Francescana: il primo si terrà Sabato 26.03.2022 con le Suore Francescane Missionarie di Maria
L'incontro con i frati minori del convento presso la Chiesa Parrocchiale verrà organizzato a data ancora da destinarsi
Per informazioni: Vincenzo cell. 339 86 80 062